La top 5 delle canzoni di Natale

 

Time to sing!

Tralasciamo le canzoni tradizionali e le versioni standard, ed affondiamo a piene mani nella pop-rock music degli ultimi 25 anni. Facciamoci del male che Natale è passato ed è fuori tempo e fuori luogo fare ora una classifica, ma la cosa mi ronzava in testa da giorni. Da Natale, appunto.

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Let my love open the door: Pete Townshend, Steve Carrell, Sondre Lerche

Cos’hanno in comune Pete Townshend, Steve Carrell e Sondre Lerche?

R: La canzone del giorno – Song of the day: Let my love open the doorSteve Carrell & Dan Cook (tratto dal film “L’amore secondo Dan”(“Dan in real life”).

Il brano originale è di Pete Townshend, riarrangiato per l’occasione da Sondre Lerche.

Have some good vibrations.

Che confusione…

Ho un ronzio nello stomaco. Sarà colpa del caffè. O sarà colpa delle situazioni nebulose ed indefinite che non riesco a decifrare e riportare ad un cristallino splendore.

Preferirei che fosse per il caffè.

Se mettessi nella gestione della casa la spietata determinazione che riverso nel catalogare, segmentare e motivare gli avvenimenti avrei una casa degno di Mastro Lindo.

E invece no, è mediamente pulita con alti picchi di disordine.

Da lontano arriva l’Autunno e si porta appresso un groviglio di dubbi, incertezze e speranze difficili da sbrogliare. Sono annebbiata e confusa, potessi almeno ridere delle barzellette cattocomuniste di cui parla Berlusconi ma non ne trovo l’ilarità.

Mi sa che abbiamo due tipi di umorismo differente, io e Silvio.

Canzone del momento: Blind Faith – Can’t find my way home

Foto | Creative Commons license by Deviantart

Solitudine e soliloqui

Sarà che ho un principio di raffreddore, sarà che non mi va di stirare (e dovrei…o se dovrei) ma sono insofferente…o se sono insofferente…

Credo che andrò a leggere “La solitudine dei numeri primi”, romanzo d’esordio di Paolo Giordano che da qualche giorno soggiorna sul mio comodino (il libro, non il sig. Giordano, ovviamente…). Trovo che lo stile narrativo, un certo gusto per le sfumature pulp-noir sia molto simile a quello di Niccolò Ammaniti, autore tra i miei preferiti dell’ultima generazione.

C’è un altro libro che mi incuriosisce, uscito in questi giorni, ma per ora è ancora lontano dal mio comodino. Si intitola “Rock!” e la sua prefazione è scritta da Lorenzo Jovanotti.

Più che essere un catalogo di musica – come farebbe pensare il titolo – il libro traccia un fil rouge tra il rock dei primordi fino al candidato alla presidenza Usa afroamericano Barack Obama. C’è la stessa ribellione dietro a due volti diversi?

Canzone del giorno – Song of the Day: Muse – Falling away with you

Sempre la solita zuppa

Nel disastro e nel panico di vendite vissuto nel nuovo lunedì nero di Wall Street solo le azioni della Campbell Soup sono andate bene facendo rilevare un guadagno dello 0,3 per cento. Una spiegazione è che nei momenti di panico un alimento a buon mercato e facile da conservare come i famosi barattoli della zuppa Campbell diventa molto ricercato. Una teoria confermata dal fatto che anche in occasione dell’11 settembre 2001 le azioni della Campbell fecero registrare un inaspettato balzo verso l’alto. Via | Unionesarda

Curioso pensare come in momenti di crisi economica, panico da terrorismo e paura dell’incerto ci sia l’unica certezza del cibo in scatola. Sarà l’effetto rassicurante che infonde una buona zuppa calda? Il motto di questa pubblicità americana degli anni ’50 recita “I eat it all, I love it so, and Campbell’s Soup will help me grow!”.

Come non affidare le proprie speranze di un futuro incerto a tutto ciò? In fondo Andy Wharol aveva visto molto più avanti di quanto si potesse mai pensare di fronte ad una latta con zuppa di pomodoro. A che servono gli artisti se non a gettare nel presente immagini di un futuro a molti (o quasi a tutti) comunque incomprensibile?

Canzone del giorno – Song of the day: Damien Rice, Crimes